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Come si seducono le donne


Il 23 gennaio 2009 Giordano Bruno Guerri ha pubblicato nel suo blog un articolo con lo stesso titolo che leggete qui sopra. Avrei voluto riportarlo qui ma, non sapendo se la legge sul copyright me lo consente, mi limito a pubblicare il mio commento e quello di alcuni altri lettori. Potete trovare l'articolo di Guerri a questo indirizzo:   http://www.giordanobrunoguerri.it/gbgblog/default.htm



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Liutprando ha commentato:

Gradevoli questi veloci report su quell’età pressoché sconosciuta ai più. Messa in disparte dagli errori del fascismo e dalla reazione, non meno fascista, di chi ha dominato il dopoguerra. Leggere lascia un po’ di rammarico per non aver potuto sapere d’essere un popolo con una storia degna d’attenzione. Il titolo dell’articolo non è granché, invece.

23 Gennaio 2009

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Romano Badiali ha commentato:

Una volta spenti i fuochi pirotecnici delle astruserie abbaglianti, cosa resta di questi uomini-piedigrotta assatanati di sesso? I postumi delle “droghe sospette” e la disarmante confessione “Sono sempre l’uomo dal coito veloce violento. Poi il sonno e il distacco”.

Tale e quale il ragionier Bianchi impiegato del Catasto. Lo so, è riduttivo, però che soddisfazione per l’uomo qualunque!!!

24 Gennaio 2009

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dedalus ha commentato:

Mo’ stampo e leggo.

26 Gennaio 2009

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Sergio Rizzitiello ha commentato:

Caro Romano, il punto è che un signor uomo qualunque magari è se stesso, invece il Marinetti, come poi il D’annunzio, è un teatrante, condannato a recitare una parte, dove anche il sesso diviene un palcoscenico dove consumare un’esistenza inautentica.

26 Gennaio 2009

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Daniela Osti ha commentato:

Così stai imparato.

27 Gennaio 2009

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dedalus ha commentato:

Letto, sottoscritto, approvato… bella anticipazione… di Mata Hari sapevo vagamente…

27 Gennaio 2009

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Giordano Bruno Guerri ha commentato:

Va da sé, direi, che Marinetti è un personaggio molto più complesso e interessante da come appare nell’anticipazione - un po’ frivola - scelta dal Giornale. Il libro ha 344 pagine.

27 Gennaio 2009

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Romano Badiali ha commentato:

Mi sono lasciato andare al gusto per la battuta, la figura affascinante di Filippo Tommaso non si lascia certo ridurre alle dimensioni di una macchietta del tipo "celodurismo". Se fosse così potremmo definire Marinetti un Bossi che ha fatto gli studi  :-)

Chiarito questo, comunque, e tornando a parlare seriamente, quella che ho definito "confessione" di Marinetti in realtà è qualcosa di molto più grave in quanto nelle sue intenzioni voleva essere un VANTO, una caratteristica di cui essere orgoglioso. Significa che lui non si rendeva minimamente conto che, nell'ambito delle attività maschili, ne esiste almeno una nella quale l'esaltazione della VELOCITÀ tipica dei futuristi è per lo meno inopportuna, a dir poco. Il fatto è che anche lui era condizionato dal "virilismo" esasperato che era di moda nella sua epoca. Virilismo che lo portava a considerare il coito soltanto un mezzo per continuare la specie e un'occasione per dimostrare la POTENZA del maschio conquistatore. Del piacere della donna a lui non fregava un ca... e penso di poterlo dire, visto l'argomento. Altrimenti non l'avrebbe considerata un oggetto da CONQUISTARE per dimostrare la propria potenza. Conquista resa incontestabile dalla PENETRAZIONE fisica concepita come asta della bandiera che si conficca nel terreno di nuova acquisizione. Il coito concepito in questo modo giustifica l'apparente frigidità di alcune donne. L'ho detto, ma spero di non dovermene pentire, il tasto che ho toccato è esplosivo.... :-)

Sono d'accordo con Sergio, anche a me è venuto spesso il dubbio che questi personaggi la cui vita si svolge fuori dal gregge siano COSTRETTI a RECITARE il proprio ruolo, una volta che lo abbiano scelto. Una parte del loro comportamento è sicuramente dettata dalla disposizione naturale - diciamo pure genetica se vogliamo essere biologisti - ma un'altra consistente parte è IMPOSTA dal ruolo che hanno scelto di recitare, un ruolo che li costringe ad andare sempre e comunque OLTRE i limiti, sia morali che fisiologici, dell'uomo comune. Ecco perché - visto che almeno i limiti fisiologici sono quelli che sono cioè abbastanza definiti - questi signori sono quasi sempre costretti a ricorrere agli "aiutini" rappresentati dalle droghe o dall'alcool, spesso da entrambi.

Il dramma del nostro tempo, per finire, è rappresentato dal fatto che oggi quella pretesa si è “democratizzata”, per così dire, non è più compensata dalle qualità eccezionali possedute dagli uomini straordinari, ma si è trasformata in un DIRITTO che viene reclamato anche dal garzone del lattaio. Ho scelto di proposito questo tipo di lavoratore. Oggi non esiste più quindi non si offende nessuno.

28 Gennaio 2009

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Rita ha commentato:

Colta e affatto conformista anche lei (Isadora era madre senza essere sposata)

Giordano, mancherebbe una negazione.

28 Gennaio 2009

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Giordano Bruno Guerri ha commentato:

Manca sì: chissà dov’è finito. Grazie Rita.

28 Gennaio 2009

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Sergio Rizzitiello ha commentato:

E poi c’è un argomento che taglia di netto il fare da seduttore di tanti maschietti teatranti: è la donna che seduce e poi gli fa credere, l’illuso, che è stato lui il grande seduttore.

Quanta pazienza che hanno le donne!

Ma anche questa è una seduzione.

30 Gennaio 2009

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Emiliano R. ha commentato:

Voglio fare intanto i complimenti a Giordano Bruno Guerri come scrittore e autore di libri molto interessanti sotto il profilo storico e culturale e anche sintattico. Mi piace molto la sua scrittura e il modo in cui descrive i grandi personaggi della storia. Ho letto la biografia di D’Annunzio e mi è piaciuta un sacco.

Non ho ancora letto questa di Marinetti, ma spero di farlo il prima possibile.

Sulla vita sessuale di questi personaggi, qui descritta, c’è poco da dire: unicità ed arte anche in questo, come nelle loro esistenze votate al mito e all’innovazione.

30 Gennaio 2009

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Romano Badiali ha commentato:

Più uno. Giordano, considera venduta un’altra copia del tuo libro su Marinetti. Il personaggio è senza dubbio affascinante e mi intriga molto. Desidero anche scoprire quanto il suo desiderio di rapporto paritario con una donna forte sia conciliabile e compatibile con il suo vantarsi del proprio coito VELOCE e VIOLENTO, per non dire della smania di POSSEDERLA e PENETRARLA. Il possesso e la penetrazione sembrano escludere la parità, in ogni modo non mi meraviglio più di niente da molto tempo quindi, se necessario, non avrò problemi a modificare la mia prima impressione.

30 Gennaio 2009

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Daniela Osti ha commentato:

Mi riferisco alla parola-chiave nell’occhiello dell’articolo.

Se-durre: portare a sè, attrarre… ora va piuttosto “intrigare”, ma sempre quello è.

Quel che accade “dopo” la fascinazione… è cosa del tutto secondaria, appunto.

Non mi intorcinerei su questioni ginniche (penetrazione, non penetrazione, arabeschi vari). Al limite, un uomo del calibro di Marinetti sarebbe potuto diventare impotente senza perderci un baffo (c’è sempre qualche guardiacaccia Mellors in panchina).

E comunque, Giordano, il promo del libro funziona…ci hai già se-dotto. Solo qui hai già raccolto manifeste adesioni. Ti accatteremo copiosi.

01 Febbraio 2009

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