I sogni e le interpretazioni da me proposte

  ( sogni nn.  26 - 50 )

 

Sogno n. 26

Dovevo rifare le elementari e andavo in una scuola di suore. Mentre salivo le scale, le suore uscivano apposta per vedermi e mi indicavano come se fossi uno spettacolo curioso. Poi mi mettevo nei banchi e pensavo che avrei scritto come scrivono i bambini (per lo meno lo avrei fatto lì) anche se non avrei perso il mio vecchio modo di scrivere.
Questo scrivere usando caratteri tondi, elementari, probabilmente avrebbe migliorato la mia scrittura.

L'analisi fa tornare al punto in cui il nostro sviluppo psichico si è bloccato cioè alla nostra infanzia. E' un tornare indietro che rappresenta il presupposto necessario per rimettere in moto il processo di crescita ed apprendimento. Questo tornare indietro per ricominciare ad imparare è accompagnato, nello stesso tempo, da un comprensibile senso di disagio e dalla consapevolezza che questo disagio sarà compensato da un miglioramento della nostra personalità e della nostra capacità di incidere sulla vita, di lasciare un segno (la scrittura).   


Sogno n. 27

Ero in strada ed ero contento. Mamma si era allontanata. C'era comunque l'idea che stessi da solo, che potessi farcela da solo. Ero contento per questo. Avrei messo dei soldi in banca.... non ricordo con precisione. Scoprivo che i soldi erano pochi ma ero ugualmente contento, fiducioso.

Il cordone ombelicale è stato finalmente tagliato, il sognatore sente che può fare affidamento sulle proprie risorse e che può farcela anche senza la protezione ed il sostegno della madre. La prospettiva per il futuro è improntata alla fiducia (avrei messo dei soldi in banca) anche se le risorse accantonate non sono ancora molte. C'è la contentezza che deriva dal sentirsi autonomo, indipendente.


Sogno n. 28

Faccio entrare l'analista a casa mia superando il disagio per lo sporco e il disordine che ci sono. Ad un certo punto lui entra nel bagno e trova il WC profondamente incrostato. Io mi vergogno da morire.

Come già detto, la casa è la personalità del sognatore/sognatrice. Sono evidenti e dichiarate le sensazioni di disagio e vergogna provate nel mostrare all'analista il contenuto della propria psiche percepita come luogo in cui regnano il disordine e lo sporco. Ho già parlato del significato simbolico del bagno come metafora dell'analisi (sogno n. 9). Qui compare anche il simbolo del WC che è associabile sia all'idea del contenitore/femminile che a quella del luogo specificamente deputato alla eliminazione delle cose "sporche".
I sogni come questo fanno capire quali siano le ragioni per le quali le analisi procedono con una lentezza che a volte può finire per apparire esasperante.


Sogno n. 29

Sto in bagno e scopo le mattonelle che si trovano dietro gli asciugamani ma la scopa è sporca per cui dovrò ripulire tutto.

Vedere l'interpretazione precedente.


Sogno n. 30

Fuori dalla porta di casa mia ci sono degli zingari: un padre, una madre e due ragazzi. Noto che, per essere degli zingari, sono abbastanza puliti ed educati. Offro alla madre di fare colazione con me, al bar.

Gli zingari compaiono spesso nei sogni e rappresentano le parti di noi stessi che percepiamo come cattive, sporche, disoneste. All'inizio dell'analisi, e per un buon tratto di essa, la distanza che ci separa da queste aree "fuori legge" è grandissima, tale da indurci ad assumere un atteggiamento di condanna severa e senza appello. Con il procedere dell'analisi, invece, questa distanza va diminuendo sempre più fino ad arrivare ad un contatto diretto che ci permette di scoprire che quelle zone della nostra psiche non sono poi così infrequentabili, anzi possiedono aspetti positivi che ci arricchiscono. A quel punto, come dico spesso, "scoppia la pace", l'enorme quantità di energia che prima veniva sperperata per erigere e mantenere le difese contro i "cattivi" diventa disponibile per scopi costruttivi o semplicemente piacevoli.


Sogno n. 31

Sono seduta al posto di guida della mia macchina che sta correndo a grande velocità. Sono terrorizzata perché non posso fare niente in quanto l'auto non ha il volante e mi aspetto che da un momento all'altro si verifichi un incidente.

Stanno emergendo emozioni molto forti nei confronti delle quali la sognatrice prova la sensazione di perderne il controllo.
All'inizio dell'analisi non è infrequente questo timore di diventare "strumenti" delle emozioni che prendono il sopravvento rispetto alla parte razionale/cosciente. A volte questa paura si identifica con quella di diventare pazzi.


Sogno n. 32

Ero su una spiaggia. C'erano tante persone. Io indossavo un costume da bagno. Ad un certo punto mi accorgevo che il mio sesso aveva dimensioni imbarazzanti in lunghezza ed era uscito dal costume. E non era in erezione !  Mi guardavo intorno e la gente mi osservava. Cercavo di rimetterlo nel costume ma non ci riuscivo.

La spiaggia è il confine tra il mare e la terra ferma quindi si presta perfettamente a rappresentare il luogo di separazione tra l'inconscio (mare) e la coscienza (terraferma).
Da notare che il sognatore, nella vita reale, ha una netta avversione per le spiagge quindi, nel sogno, a condurlo in quel luogo non è una libera scelta ma l'analisi che gli consente di scoprire di avere un rapporto problematico con la proprio aggressività.
Il pene può avere molti significati. In questo caso sembra simboleggiare l' aggressività. Nel linguaggio corrente, infatti, sono numerose le parole che indicano il pene e che, nello stesso tempo, sono associate all'idea di un'azione violenta-aggressiva :  "mazza", "clava", "randello", "martello", "spada, "tortore", "pestello", ecc.
A creare l'imbarazzo è il giudizio degli altri  ( le tante persone che osservano ) .
Questo imbarazzo è già notevole per un'aggressività di proporzioni ridotte  ( il pene non è in erezione ). Possiamo immaginare, quindi, quale problema rappresenti per il sognatore la gestione della propria aggressività nella sua dimensione massima ( pene eretto ) .
Lui compie molti tentativi per coprire-mascherare l'aggressività ma inutilmente, non ci riesce.


Sogno n. 33

A casa mia scopro un passaggio molto stretto. Lo attraverso con fatica e mi ritrovo in una seconda casa che sta dentro la prima e di cui non ero a conoscenza fino a quel momento.
Percorro un corridoio ed entro in una stanza nella quale c'è un uomo che sta a guardia di una gabbia addossata alla parete.
L'uomo dice che è stato messo lì per controllare la Bestia . Questa è rinchiusa nella gabbia da tanti anni e cerca continuamente di uscire.
Mi avvicino alla gabbia ma, all'improvviso, vedo una mano enorme, schifosa, con unghie lunghissime e le dita rosso fiamma che cerca di afferrarmi il viso.
Ma l' uomo dice: "Lui non è cattivo. Dipende tutto dal fatto che è ora che esca da lì. Aspettavamo te".
Corro via spaventata e, insieme con i miei familiari, formiamo una barricata per difenderci dal mostro. La bestia esce e si dirige verso di noi con aria cattiva, come se volesse ucciderci. Noi ci dividiamo in due gruppi lasciandogli un varco. Allora la bestia passa senza aggredirci e se ne va scomparendo nel nulla .

Le sottolineature le ho messe io per evidenziare la trasformazione e il passaggio dal pericoloso-terribile all' innocuo-evanescente.
La sognatrice, per difendersi dalla propria parte impulsiva, cattiva, aggressiva, "bestiale", l'ha relegata, l'ha INGABBIATA nel compartimento stagno che ha creato e mantenuto nella sua personalità per così tanti anni  che  ha perso perfino la consapevolezza della sua esistenza. Questi processi difensivi, infatti, sono del tutto inconsci.
Questi impulsi aggressivi sono diretti verso i suoi familiari come mostra la fine del sogno in cui la "bestia" sembra voler uccidere i componenti della famiglia.
L'analisi porta la sognatrice a riprendere contatto con questa parte rimossa e a scoprire che in realtà la sua cattiveria è soltanto presunta, tanto è vero che la bestia-aggressività, una volta liberata cioè arrivata a livello della coscienza, non aggredisce nessuno e addirittura SVANISCE !
Con poche, vivide immagini questo sogno riassume interi trattati di psicoanalisi....


Sogno n. 34

Mentre sto in piedi vicino alla mia auto, questa si mette in moto all'improvviso e parte da sola. Allora mi metto a rincorrerla per evitare che combini qualche incidente. Alla fine, però, dopo molte curve strette, non succede niente e, anzi, arrivo su una spianata piena di fiori dalla quale si gode un panorama magnifico.

Come nel sogno n. 31, c'è la sensazione che stanno emergendo emozioni molto forti che prenderanno il sopravvento e faranno perdere il controllo.
Qui però questa sensazione di timore si trasforma nella scoperta che, invece, non succede niente di grave e, in più, la persona alla fine si arricchisce di modi di vedere più ampi e aperti.


Sogno n. 35

...... Scendiamo al secondo piano per partecipare ad un ricevimento nel quale c'è anche la regina Elisabetta d'Inghilterra......

Il ragazzo che ha fatto questo sogno è cresciuto in un una famiglia in cui la figura dominante è quella della madre: il marito della REGINA  Elisabetta, infatti, è solo un....PRINCIPE  !


Sogno n. 36

Mi permetto di sottoporle qualcuno dei miei sogni ricorrenti.  Proprio in quanto tali, vorrei saperne il significato, se possibile.
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Da anni (ne ho 22, comunque) sogno di volare ma molto spesso lo faccio nuotando a rana nell'aria. A volte è un volo radente il suolo, altre volte "prendo quota" e non riesco più a ridiscendere (una volta ero diventata addirittura una sorta di satellite terrestre). A pensarci bene la sensazione che ho è che posso controllare la mia posizione solamente sul piano orizzontale, ma non su quello verticale.
Percepisco comunque che nei miei sogni la sensazione di volare è qualcosa di assolutamente normale.

Nell'ultimo anno (più o meno) si è aggiunto anche il sogno di masticare una gomma (cosa che nella realtà faccio molto poco spesso) per molto tempo e nel momento in cui voglio buttarla non finisce mai: ho sempre la bocca piena, io continuo a togliere ma ce n'è sempre ancora tanta.
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Bè, ce ne ho anche altri di sogni ricorrenti ma non voglio tediarla troppo.
Grazie e complimenti per il sito.
 

Ti rispondo dandoti del tu. I vari decenni che ci separano sono la mia attenuante.....  :-)
Tutti e due siamo interessati ai sogni quindi non devi parlare di "tedio". L' unico rischio che corri è quello di non ottenere sempre un'interpretazione per tutti i sogni che spedirai o per alcune parti di essi.
Nel caso presente, per esempio, il secondo sogno (gomma da masticare) richiederebbe le tue associazioni a quel passatempo-piacere quindi lo lascio senza interpretazione.

Sul primo sogno, invece, c'e' tanto da dire.
Innanzitutto è ricorrente e su questo punto ti rimando a quanto ho già detto altrove  ( sogni ricorrenti ) .
Volare è "staccarsi dalla terra" e da tutto quello che essa rappresenta simbolicamente. Vediamo.

A te stabilire quali dei suddetti significati si adattano meglio alla tua situazione. Potresti anche concludere che nessuno di essi ti appare convincente ma in questi casi noi psicoterapeuti abbiamo sempre pronto il nostro asso nella manica che consiste nel dire: "Non te ne rendi conto a livello cosciente ma a livello inconscio.... "    :-)
Questa frase, tuttavia, non rappresenta solo un espediente dialettico per poter avere sempre ragione nei confronti del paziente. Essa molto spesso corrisponde alla realtà. Provare per credere.


Sogno n. 37

Sopra la mia testa, sospesa nel vuoto,  c'era una vagina enorme lunga più di un metro. Io avevo nella mano sinistra una bottiglia di alcool, nella destra un batuffolo di ovatta e mi affannavo a pulire e a disinfettare quella vagina.

Per l'interpretazione vedere il sogno seguente.


Sogno n. 38

Avevo fatto una doccia provando il piacere di sentire lo sporco e la stanchezza che se ne andavano. Poi facevo della ginnastica e provavo il piacere di sentire che il mio corpo eseguiva perfettamente i movimenti che gli dicevo di compiere. Ad un certo punto sentivo una voce maschile, severa e ammonitrice che diceva:  " Stai molto attenta, i piaceri del corpo cominciano così.... !!! " .

Per capire questi due sogni bisogna sapere che la sognatrice è cresciuta in un ambiente familiare rigidamente sessuofobico ed ha studiato per molti anni in un istituto di suore in cui veniva proposta, come modello da imitare, una bambina che si era rotta i denti con una pietra per "soffrire quanto Gesù ha sofferto per noi".
Si stenta a credere che appena 10-20 anni fa ancora si educassero i giovani in questo modo ma gli effetti di quel tipo di educazione sono ben visibili nei contenuti di questi due sogni :  da un lato la sessualità femminile vissuta come sporca e infetta, dall'altro il corpo vissuto come fonte di un piacere tentatore che all'inizio può sembrare innocente ma alla fine fa ritrovare nei....  gorghi del vizio e della perdizione !


Sogno n. 39

Dentro un pozzo che mi apparteneva scoprivo una stanza o qualcosa del genere. La stanza era stata ricavata nella parte superiore del pozzo, a livello terra. Dentro c'era qualcosa di prezioso. Mi proponevo di entrare per prendere questo qualcosa, superando i problemi rappresentati dal fatto che sotto la stanza c'era il vuoto. Cercavo di entrare risolvendo il problema del pericolo. Avevo un atteggiamento positivo e direi che lo era tutta la situazione, sia pure con qualche perplessità.

E' molto interessante confrontare questo sogno con il  n. 20  dal momento che entrambi sono stati fatti dalla stessa persona.  E'  facile notare la differenza che esiste tra i due sogni.

In entrambi i sogni, poi, c'è il pozzo cioè un tramite che collega il SOTTO  (inconscio) con il SOPRA  (coscienza).
Dal pozzo si attinge acqua come dall'inconscio si attingono emozioni.
Queste due interpretazioni sono confermate dai comportamenti messi in atto dal sognatore nella vita reale e dalle sue stesse sensazioni. Prima era sfiduciato e pessimista, adesso dice  "Sento che ce la posso fare". Il cammino percorso è evidente.


Sogno n. 40

C'era un uomo alto che stava con tanti uomini bassi. Io non volevo che l'uomo alto sembrasse diverso dagli altri, pertanto lo facevo camminare con le ginocchia piegate per terra. Però la soluzione non mi convinceva perché mi rendevo conto che danneggiavo l'uomo alto e, nello stesso tempo, non ottenevo lo scopo che mi prefiggevo. Le gambe piegate in questo modo, infatti, rendevano comunque quell'uomo diverso dagli altri in quanto non avevano lo stesso aspetto di quelle che erano naturalmente più basse.

Nella realtà, il sognatore è un uomo che ha rinunciato ad avere la moglie bella perché aveva paura che gliela insidiassero. Ha rinunciato a guadagnare molti soldi per paura che glieli rubassero. Ha rinunciato ad avere successo per paura di suscitare l'invidia degli altri.
In una seduta il suo atteggiamento verso la vita è stato riassunto in questa frase:  "Rinuncio ad avercelo dritto per paura che me lo taglino".
Sembrerebbe un fallito per vocazione, quindi un predestinato senza scampo, ma qualcosa nel suo profondo non è per niente soddisfatta di questo modo di vivere perché si rende conto che equivale ad ottenere un risultato paradossale:  danneggiare se stesso (rinunciando ad usare le proprie doti) senza raggiungere lo scopo desiderato (passare inosservato, confondersi nella massa).
Vale a dire, una scelta di vita come questa  - oltre ad essere dannosa in quanto autolesionista -  è anche inefficace !
Dopo avere assimilato il messaggio contenuto in questo sogno, il paziente mi ha detto:  "Da qualche giorno cammino più eretto e metto più grinta nel mio lavoro".

La miniera d'oro dei sogni è questa !  L'analisi è lunga e costa molto ma la perseveranza viene ripagata "ad abundantiam".

Senza questo sogno, nessuno sarebbe riuscito a convincere quest'uomo che stava vivendo in un modo che lo danneggiava seriamente e lui avrebbe continuato ad ignorare le proprie risorse, le proprie doti, condannandosi così a non poterle sfruttare.

La capacità di persuasione dei sogni è enorme perché scaturisce da due fatti:

Questi sono i sogni "normali", quelli che fanno i comuni mortali, quelli che io ho incontrato finora nelle persone che me li raccontano.
Esistono anche altri tipi di sogni, premonitori, profetici, ecc. ?
Volendo essere obbiettivo. non posso escluderlo. Dico solo che non ne ho mai incontrati finora. In ogni caso, anche a voler ammettere che esistano, è fuori di dubbio che non siamo in grado di riconoscerli  A PRIORI  cioè prima che le cose accadano, ci accorgiamo che erano tali solo a cose fatte e a quel punto.....  non ci sono più di alcuna utilità !


Sogno n. 41

Mi rifiuto di aprire il mio cassetto perché ho paura che mi rubino quello che c'è dentro.

E' un sogno tanto breve quanto denso di significato. Da qualche tempo la sognatrice si chiede e mi chiede per quale motivo non prova alcun desiderio di avere rapporti sessuali. La risposta è in questo sogno e diventa evidente sol che si pensino due cose:

Se l'idea dell'aprirsi, invece, viene associata a quella dell'essere derubata, cioè a qualcosa di spiacevole, il risultato non può che essere il rifiuto di aprirsi, vale a dire il CHIUDERSI e quindi la scomparsa del desiderio sessuale.
Sembra troppo semplice, quasi semplicistico eppure è così che vanno queste cose.....

Ho precisato "rapporto sessuale di tipo comune" perché esistono anche donne che preferiscono altre forme di appagamento sessuale, diverse da quelle più frequentemente praticate. Per queste donne il discorso appena fatto non vale, nel senso che in loro il desiderio sessuale è ancora presente, a differenza di quello che capita alla mia paziente.
Se si andasse a cercare, però, il motivo per il quale queste donne si sono orientate verso una forma di appagamento sessuale diverso da quello più comune, probabilmente si troverebbe lo stesso  - o un analogo -  quadro psicologico che è presente nella donna che ha fatto il sogno di cui sto parlando. Voglio dire che a volte il comportamento sessuale di una persona viene adottato a seguito di problemi psichici non risolti, come dimostra il  sogno che segue.


Sogno n. 42

Ho sognato che attraversavo un buco aperto in un cespuglio pieno di spine e ne uscivo tutto ferito e sanguinante.

Quest'uomo era stato sottoposto ad un banalissimo intervento chirurgico per eliminare un restringimento del prepuzio (fimosi) ma gli era rimasto ancora dentro il timore dei dolori e delle ferite che il rapporto sessuale con una donna avrebbe potuto procurargli  (passare nel buco pieno di spine). La conseguenza fu che frequentava i travestiti per farsi praticare la fellatio  (niente buco spinoso) .

Leggere anche l'interpretazione del sogno precedente.


Sogno n. 43

Faccio entrare l'analista in casa mia superando il disagio che provo per il disordine e lo sporco che ci sono. Poi lo faccio entrare nel bagno e lui trova il WC profondamente incrostato. Io mi vergogno da morire.

Come già detto, la casa simboleggia la personalità del sognatore-sognatrice e il bagno rappresenta l'analisi. Chiarito questo, diventa facile comprendere la ragione per la quale le analisi durano così a lungo. Bisogna superare, infatti, la naturale ritrosia a mostrare ad altri quello che di sporco sentiamo di avere dentro.
Aggiungiamo che questa sensazione non viene provata a livello cosciente ma a livello profondo, inconscio. A livello di consapevolezza, anzi, spesso c'è la convinzione di essere puliti, pulitissimi. Ecco perché i sogni sono di una utilità insostituibile: ci consentono di gettare uno sguardo negli angoli della nostra psiche che altrimenti continuerebbero a restare inaccessibili alla coscienza.
Se ci si vuole davvero conoscere "dentro", non si può fare a meno dei messaggi veicolati dai sogni.


Sogno n. 44

Sto dentro casa e faccio ripulire tutto l'interno. Io non faccio nessuna fatica, tutto viene fatto dalle ditte specializzate e dai loro addetti. Io mi limito a mettere gli oggetti nelle scatole di cartone e a scrivere il mio nome col pennarello sopra ogni scatola. Faccio solo questo.
Pulizia totale, a fondo, tutto organizzato, tutto deciso ma nessuna fatica mia.

L'analisi viene spesso sognata come una RIPULITURA della propria casa, quindi in questo sogno si rende palese un' aspettativa errata nei confronti dell' analisi in quanto questa viene concepita come un lavoro che verrà fatto da ALTRI e non dal diretto interessato.
Se guardiamo bene, però, nel sogno troviamo anche dell'altro, sembra proprio che il continuo ripetere lo stesso concetto serva a richiamare l'attenzione su di esso in modo da far apparire chiaro che deve essere rivisto e modificato.
Proviamo a contare quante volte esso viene ripetuto in pochissime righe :

1).  FACCIO ripulire (e non RIPULISCO).
2).  Io non faccio nessuna fatica.
3).  Tutto viene fatto dalle ditte.
4).  Io mi limito a mettere......
5).  Faccio solo questo.
6).  Nessuna fatica da parte mia.

Si può dire che tutto il sogno, in pratica, si riduce a quest' unico concetto semplicissimo ma ripetuto in modo quasi ossessivo.
Perché avviene questo ?  Io la mia risposta l'ho già data.

Ho già avuto occasione di dire che il più delle volte i sogni sembrano essere  "radiografie" della psiche, vale a dire che sembrano limitarsi a fotografare ciò che c'è al nostro interno.
Qualche volta, però, come in questo caso, si ha l'impressione che in essi ci sia qualcosa di più di una semplice fotografia e cioè che ci sia un' INTENZIONE, il che implica una INTELLIGENZA e una.VOLONTA'.
E qui mi fermo perché ho espressamente dichiarato la mia intenzione di evitare i dibattiti sui "massimi sistemi".
Mi limito a constatare un fatto, quello rappresentato da questo sogno, e a segnalarvelo. Che ognuno ne ricavi le conclusioni che ritiene più opportune e convincenti. Se qualcuno vorrà comunicarmi le sue, le inserirò nella pagina "Parliamone" in modo da metterle a disposizione anche degli altri visitatori.


 Sogno n. 45

Mi tuffo in mare e nuoto sott' acqua fino ad arrivare sul fondo dove trovo un tubo all'interno del quale c'è il metano. Il gas, però, non scorre perché c'è un grosso rubinetto  - tipo quelli delle raffinerie di petrolio -  che è chiuso. Io vado lì e lo apro.

Nell'immaginario collettivo moderno il metano è sinonimo di ENERGIA . Per questo motivo esso simboleggia l' ENERGIA in generale quindi anche quella PSICHICA.
La donna che ha fatto questo sogno proviene da una depressione piuttosto seria. Per dare un'idea dell'intensità di questa depressione posso riferire questo particolare: invitata più volte a descrivere i quadri che aveva a casa o in ufficio, riusciva a visualizzarli nel ricordo soltanto in BIANCO e NERO. Il colore e la vivacità erano spariti dalla sua vita.
La depressione può essere descritta in tanti modi ma di sicuro la sua caratteristica più importante è la scomparsa dell' ENERGIA VITALE, dell' impulso a desiderare, progettare, fare.
Un sogno come questo, pertanto, segna il punto di svolta, l'uscita dalla depressione cioè il momento in cui l'energia torna a fluire, come fa il metano nel tubo dopo l'apertura del rubinetto.
Questo risultato non piove dal cielo, non è un regalo, non è nemmeno casuale, è il frutto di un intervento voluto, mirato, preciso.
Da rilevare anche che la scena si svolge in FONDO al MARE vale a dire nel profondo dell' INCONSCIO. Questa è la garanzia che il cambiamento non sarà passeggero e di superficie ma stabile e duraturo in quanto ha inizio a partire dalla radice profonda .


Sogno n. 46

Cammino sul marciapiede, di notte. La strada è buia perché i lampioni sono spenti. Ho molto freddo e mi sento sola, triste, depressa.
Ad un certo punto arriva una comitiva di ragazzi che sono molto allegri e scherzano tra di loro. Si mettono ad aspettare l'autobus ad una fermata. Anch'io mi metto ad aspettare ma senza fare comunella con loro, resto per conto mio. Quando l'autobus arriva, loro salgono prima di me. Passando davanti alla macchinetta vidimatrice, uno alla volta, tirano fuori il cartoncino del biglietto e lo infilano nella fessura.
Io sono ultima. Quando arriva il mio turno metto la mano in tasca ma, anziché il cartoncino del biglietto, tiro fuori una fetta di prosciutto. Provo ripetutamente ad infilarla nella fessura ma non ci riesco perché ogni volta la fetta si piega, anziché restare dritta.

E' stato versato molto inchiostro per contestare l'esistenza in alcune donne della "invidia del pene" ma, di fronte ad un sogno come questo, credo ci sia poco da contestare, a meno che si voglia negare l'evidenza.
Per pareggiare i conti riporto anche il sogno che segue. E' di un uomo.


Sogno n. 47

Sto facendo una passeggiata in campagna quando sento di dover andare di corpo. Allora mi accuccio dietro una siepe e comincio a fare quello che devo fare.....  Ad un certo punto vedo uscire un sacchetto traslucido dentro il quale si agita qualcosa di vivo.....

Un uomo che invidia la capacità di partorire e quindi sogna di possederla !
Sul piano "qualitativo", dunque, donne e uomini sono pari ma su quello "quantitativo" devo dire che il sogno appena raccontato è l' UNICO di questo tipo che mi sia capitato in un uomo mentre, nelle donne, di sogni analoghi al n. 46 ne ho incontrati molti. Un po' alla volta vi racconterò quelli dal significato più evidente e incontestabile, tralasciando quelli la cui interpretazione potrebbe apparire "stiracchiata".


Sogno n. 48

Suonano alla porta di casa mia e io vado ad aprire. Prima di farlo, però, guardo nello spioncino per vedere chi è e rimango stupefatta perché lì fuori c'è un'altra me stessa, ma girata di spalle.

Questa paziente aveva cominciato l'analisi dicendo che non ricordava mai i suoi sogni. Poi, ad un certo punto, i sogni cominciarono ad essere ricordati e ad essere anche molto significativi in quanto presentavano ai suoi occhi quegli aspetti di se stessa che non aveva mai visto ( non vediamo mai le nostre spalle ).  Adesso la sua parte sconosciuta chiedeva di entrare nella sfera della consapevolezza.
Ecco un esempio di questo processo:  a livello cosciente lei era talmente contraria alla maternità che cambiava strada quando incontrava una donna in stato interessante, come fanno le persone superstiziose quando incontrano un gatto nero.
Non sto a riportare le ragioni che lei adduceva per spiegare questo comportamento, perché non servono all'economia del discorso che sto facendo, mi limito a dire che nei sogni cominciarono a comparire asili nido, uova che si schiudevano, pulcini, carrozzine per bambini, ecc. a dimostrazione del fatto che lei, a livello profondo, aveva uno struggente desiderio di diventare madre .

Quando lei mi riferì il comportamento che metteva in atto ogni volta che incontrava una donna in stato interessante, fui subito colpito da questo modo di fare così insolito ma mi guardai bene dal farlo presente perché, se lo avessi fatto, lei avrebbe scaricato su di me tutta la montagna di argomentazioni razionali che si era costruita nel tempo per giustificare il suo agire, con il risultato di rafforzare ancora di più le sue convinzioni. Quando si trovò di fronte i suoi stessi sogni, invece, si meravigliò enormemente, quasi al limite dell'incredulità ma alla fine non poté fare altro che prendere atto del suo desiderio profondo e cambiare il suo atteggiamento verso le donne in stato interessante e verso la maternità in generale.


Sogno n. 49

Percorrevo più volte, in giorni diversi, un tratto d'autostrada in cui c'era un cantiere con dei lavori in corso. Mi meravigliavo molto perché i lavori progredivano anche se in giro non c'era nemmeno un operaio. Alla fine, incuriosita, prendevo il numero di telefono del direttore del cantiere, lo chiamavo e gli chiedevo spiegazioni. Lui mi diceva:  "E' molto semplice, signora, gli operai lavorano di notte".

I pazienti provano molto disappunto quando nell'analisi attraversano i periodi in cui sembra che non accada niente e quindi che il tempo trascorra inutilmente. In quei momenti essi pensano che le sedute sono sprecate ( ed anche i soldi della parcella ! ) .
La donna che fece questo sogno stava appunto attraversando un periodo di questo tipo ma il suo inconscio, tramite il sogno, le inviò questo messaggio tranquillizzante :  "Non preoccuparti se a livello cosciente non vedi nessuna attività e sembra che tutto sia fermo, i lavori vengono fatti di NOTTE  ( cioè nell'inconscio )  perciò tu percepirai solo il loro risultato finale".


Sogno n. 50

Mi hanno spedito il sogno seguente :

Volevo andare al bagno per farmi una doccia ma la chiave l' aveva un'infermiera e per averla bisognava pagare, o qualcosa del genere, e non avevo soldi. Poi scoprivo che l' infermiera aveva sulla coscienza un 40%  ( boh !??  Bustarelle ?).
Allora andavo al banco di accettazione e le dicevo: " Quaranta per cento..." con aria allusiva. Lei capiva subito e mi dava la chiave.
Andavo al bagno, che era aperto, la chiave serviva per chiudere, non per aprire, ma la chiusura era piuttosto complicata, bisognava chiudere un lucchetto incastrato fra due lastrine di plastica, dopo averlo fatto passare attraverso degli anelli in maniera piuttosto intricata. Ci
mettevo un bel po' , ma alla fine riuscivo a chiuderlo.

Come ho già detto altrove, un sogno isolato può essere interpretato solo se si riferisce ai temi generali della vita, quelli che toccano l'uomo in quanto tale.
In questo caso sembra che il sogno riguardi un tuo problema "personale" quindi difficile da capire senza conoscere quello che c'è intorno a te, e dentro di te, in questo momento.
Molto in generale, si puo' dire che il sogno esprime un tuo desiderio di pulirti interiormente ma questo desiderio e' condizionato da due fattori:


 

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